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Le centrali

Bargi - Camugnano ( BO )

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La centrale idroelettrica di Bargi, la più potente dell’Emilia Romagna, si trova nel comune di Camugnano, nell’alto appennino Bolognese. Essa, turbina e ripompa l’acqua tra i laghi di Suviana e Brasimone.

  • Comune: Camugnano
  • Provincia: Bologna
  • Regione: Emilia Romagna
  • Anno di costruzione: 1975
  • Località: Bargi
  • Proprietario: Enel Produzione S.p.A.
  • condizione: Attiva
  • Potenza: 330 MW
  • N. Gruppi: 2
  • Salto: 375 m
  • Portata: 104.6 m3/s
  • Producibilità: 354 GWh
  • Tipo Macchinario: Reversibile monostadio ad asse verticale

L’impianto idroelettrico di generazione e pompaggio a ciclo giornaliero di Bargi è situato sull’appennino Tosco-Emiliano al confine tra le provincie di Bologna e Prato, ed è stato realizzato sfruttando il salto disponibile tra i due preesistenti invasi di Suviana e Brasimone.

La galleria di derivazione in pressione Brasimone – Stagno ( da dove partono le condotte ) ha un diametro di 5.40 m ed è lunga 4757 m. Lo scavo della galleria eccetto i primi 210 m a valle dell’opera di presa è stato realizzato a tutta sezione con una talpa meccanica Robbins. Il pozzo piezometrico è del tipo differenziale a canne cilindriche concentriche, ed ha un’altezza sulla quota di fondo della galleria di derivazione di 68 m. Per il dimensionamento idraulico del pozzo si è tenuto conto delle più gravose manovre di esercizio o accidentali, sia semplici che combinate. Le due condotte forzate che corrono fuori terra e parallele hanno un diametro che varia da 4.40 m a 3.60 m per una portata massima di 104.6 m3/s.
La centrale di Bargi è del tipo a pozzo, costruito sulla sponda del lago di Suviana. Si è scelta una realizzazione di questo tipo perché le pompe dovevano trovarsi 25 m sotto il livello di massimo svaso del serbatoio di Suviana, e una centrale in caverna sarebbe stata più onerosa. La dimensione della centrale è di 61 x 37 m a pianta rettangolare, alta 54 m.

Al primo piano sotterraneo si trova il piano delle riparazioni, da qui partono i pozzi verticali, che arrivano sul fondo della centrale. Qui si trovano due carroponti da 250 t e uno più piccola da 15 t. Quando si deve alzare l’alternatore per la revisione, ogni 15 anni, i carroponti lavorano in tandem, alzando una trave a cui viene attaccato l’alternatore, che pesa circa 400 t.

Le turbine - pompe sono di fabbricazione Riva Calzoni e De Pretto Escher Wyss, hanno una potenza di 165 MW l’una , sono ad uno stadio e pompano circa 47 m3/s di acqua verso il lago Brasimone, che quindi è in grado di riempirsi in 6 ore con la centrale a pieno esercizio. Queste macchine non sono suscettibili di regolazione di potenza in pompaggio, mentre lo sono in generazione. La valvola rotativa ha un diametro interno di 2.30 m e pesa 160 Tonnellate. La girante ha un diametro di 4 metri e pesa 32 tonnellate. Gli alternatori costruiti dalla ASGEN ( Ansaldo San Giorgio ) hanno una potenza di 185 MVA l’uno, hanno 8 coppie polari, una velocità di 375 giri/min e sono raffreddati attraverso una circolazione forzata di aria raffreddata a sua volta dall’acqua del lago di Suviana.

Questi gruppi nel campo dei salti motori superiori ai 300 m, hanno costituito all’atto della loro installazione, una realizzazione all’avanguardia fra le maggiori del mondo come potenza unitaria.

L’elettricità in uscita dagli alternatori ad una tensione di 17 kV viene condotta all’esterno tramite dei cavi in olio fluido, dove due trasformatori trifase Marelli a tre avvolgimenti ( 17/132/400 ) elevano la tensione a 400 kV. Per quanto riguarda l’avviamento in pompaggio come per le altre centrali di questo tipo viene utilizzato il metodo Back – to – Back, che consiste nel trascinamento del gruppo che deve fare pomapggio da parte dell’altro gruppo, che viene avviato in generazione. Il gruppo che deve fare pompaggio accelera fino al raggiungimento dei giri, poi effettua il parallelo con la rete, e la macchina trascinante che era stata avviata in generazione viene spenta. In seguito viene aperta la valvola rotativa, e a questo punto l’acqua comincia a salire al lago superiore. La centrale di Bargi è particolare perché può anche fare questa operazione con una macchina di un’altra centrale, cioè Suviana. In questo caso avviando in generazione un gruppo di Suviana è possibile trascinare un gruppo di Bargi, fino alla chiusura dell’interruttore e del parallelo con la rete di quest’ultimo. In questo modo ( previo ovviamente sezionamento lato 132 kV a Suviana ) si crea un sistema isolato regolato in frequenza con velocità crescente da zero fino al sincronismo, un “albero elettrico” tra le due centrali. L’avviamento si può effettuare con la girante in acqua, e richiede una potenza di 40 MW oppure con girante in aria, e richiede 4 MW di potenza. Durante l’avviamento in acqua la turbina è isolata sia dalla condotta che dal lago, solo quando viene effettuato il parallelo viene aperta la paratoia a valle e la rotativa, e l’acqua comincia a salire. Per permettere l’avviamento in aria la cassa viene svuotata dall’acqua, si accelera la macchina, si riempie nuovamente la cassa e si aprono le valvole. L’acqua aspirata/scaricata dopo la turbina passa per una paratoia piana, poi arriva all’opera di presa/aspirazione che si trova sul fondo del lago di Suviana. Essa è formata da 4 luci protette da griglie, per una superficie totale di 108 m2. La soglia dell’opera, in calcestruzzo armato, è a quota 433 m s.l.m. Di fronte all’opera di presa è stato posizionato un grosso materasso per proteggere la sponda del lago dall’erosione dovuta alle forti correnti causate dal funzionamento della centrale.

La stazione ad alta tensione dista circa 700 m dalla centrale ed è dotata di doppia sbarra, connette la centrale di Bargi con la dorsale italiana a 380 kV tramite due linee ( Calenzano e Martignone ). Questo impianto è inserito nel piano di riaccensione della rete nazionale in caso di black out ed è in grado di erogare la sua massima potenza nel giro di 4 minuti. La centrale è stata costruita dall’Ente Nazionale per l’Energia Elettrica ( ENEL ) con progettazione seguita dal Centro Progettazione e Costruzioni Idrauliche ed Elettriche di Torino. Il primo parallelo del primo gruppo è avvenuto nel maggio del 1975.


Come raggiungere la centrale

Il lago di Suviana è raggiungibile comodamente sia da Porretta Terme che da Castiglione dei Pepoli ( uscita Badia A1 ). Arrivando da Suviana prima del paese di Bargi sulla destra si stacca una strada asfaltata che conduce alla centrale. L’Enel ha provveduto a segnalarla con dei cartelli.

pelton1989

Uno dei giovani redattori di ProgettoDighe.