- Condizione
- Invaso limitato
- Uso
- Idroelettrico, Irriguo, Potabile
- Tipologia dello sbarramento
- Gravità a speroni a vani interni
- Anno di costruzione
- 1953
- Altezza dello sbarramento [m]
- 104.4
- Lunghezza del coronamento [m]
- 253
- Capacità invaso [milioni di metri cubi]
- 30.41
La diga d’Ancipa sorge nel territorio dei comuni di Troina (En) e Cesarò (Me), tra la roccia di Mannia e quella d’Ancipa, e sbarra il corso del torrente Troina, affluente di sinistra del fiume Simèto, dando origine all’omonimo serbatoio (chiamato anche lago Sartori), avente una capacità utile di regolazione di 27 milioni di m3.
Il serbatoio ha una capacità utile di 27.8 milioni di m3 alla quota 949.50 m s.l.m. di massimo invaso normale e sottende direttamente un bacino imbrifero di 51 km2, oltre a 121 km2.
La diga a gravita alleggerita. ad elementi cavi, in calcestruzzo, con andamento piani- metrico rettilineo, è, per la sua altezza, tra le maggiori dei tipo finora costruite.
La sezione di sbarramento è molto svasata, con pendenze delle sponde irregolari. L’opera è stata realizzata nel periodo 1949-1953.
Le principali caratteristiche geometriche della struttura sono:
- altezza massima: 111.50 m;
- lunghezza del coronamento: 253 m;
- volume dcl calcestruzzo: 318000 m3;
- volume degli scavi: 231.000 m3.
La diga è costituita da 9 elementi cavi affiancati della lunghezza di 22 m, a profilo triangolare isoscele con pendenza dei due paramenti pari a 0.45 e da due spalle laterali a gravità.
Quella in sponda destra si addentra nel materiale detritico di falda, fino alla roccia sana, con un diaframma rettilineo in calcestruzzo, drenato da tubi verticali facenti capoad un sistema di cunicoli orizzontali collegati a mezzo di un pozzo verticale.
Le cavità interne degli speroni sono accessibili dall’esterno attraverso apposite aperture circolari.
Particolare importanza ha assunto il trattamento dei terreni di fondazione: l’intera zona di imposta nel massiccio di arenaria è stata estesamente consolidata mediante iniezioni cementizie spinte lino alla profondità massima di 100 m.
Lo schermo di impermeabilizzazione è stato esteso nella sponda destra, in corrispondenza dell’accennato diaframma in calcestruzzo, per circa 300 m, allo scopo di intercettare filrazioni dovute a presenza di faglie.
Per il controllo del comportamento statico della struttura sono installati numerosi apparecchi per la misura delle temperature.
L’elemento di maggiore altezza è provvisto di 236 termoestensimetri elettrici. 82 termometri, 28 pressometri, 12 dilatometri, 82 rosette per deformometro, 5 sistemi a filo a piombo ed infine con triangolazione geodedica. Le sottopressioni sono rilevate a mezzo di 120 piezometri.
Il calcestruzzo è stato confezionato con inerti, ottenuti per frantumazione di calcare cristallino prelevato da una cava situata circa a 2 km a monte, suddivisi in 5 classi e cemento pozzolanico, resistenza 5oo kg/cm2, dosato a 300 kg/rn3, per la parte inferiore, e 240 kg/m3 per la parte superiore.
Le opere di scarico dei serbatoio cono costituite:
- dallo scarico di superficie, situato in sponda sinistra, in fregio al lago, subito a monte della diga, che immette in una galleria a forte pendenza;
- dallo scarico di mezzofondo, raccordato alla stessa galleria dello scarico di superficie;
- dallo scarico di esaurimento, costituito da una tubazione metallica del diametro di 900 mm, con imbocco in corrispondenza di uno sperone di maggior altezza.
La portata complessiva è circa 840 m3/s.
Le acque del bacino vengono utilizzate per l’acqua potabile per 25 comuni e per le due centrali di produzione di energia idroelettrica di Radicone e Grottafumata