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Le dighe

Corbara

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pubblicato nel — modificato nel

Condizione
Esercizio normale
Uso
Idroelettrico
Tipologia dello sbarramento
Gravità a speroni pieni
Anno di costruzione
1963
Altezza dello sbarramento [m]
52
Lunghezza del coronamento [m]
641
Capacità invaso [milioni di metri cubi]
192

La diga in questione si trova a Corbara, ossia in una frazione di Orvieto (Tr) dalla quale prende il nome. E’ una struttura imponente che sbarra il corso del fiume Tevere a circa tre chilometri dalla confluenza del fiume Paglia. Trovandosela davanti in tutta la sua magnificenza, si rimane davvero impressionati dalla sua possente ed avveniristica mole, ma soprattutto salta subito all’occhio la particolarità di questa diga: una parte è in terra ed una parte in calcestruzzo.

La parte in terra è lunga 225 m e la parte in calcestruzzo 416 m. In totale quindi il suo coronamento raggiunge la lunghezza di 641 m. L’altezza della diga invece è di 52 m.

Il tratto in calcestruzzo è del tipo a gravità, a speroni pieni ad eccezione del tratto centrale di 91 m perché tracimabile, quindi ospita un grande scivolo che, in caso di piene, genera degli sfiori spettacolari che attirano numerosi visitatori. In caso di sfioro si genera una cascata d’acqua notevole che prima scende dallo scivolo per poi risalire, “sparata” in aria da una sorta di trampolino, e poi di nuovo giù, con un fragore possente, impressionante, nell’alveo del Tevere.

Uno spettacolo nello spettacolo quindi. Durante questo evento le acque invadono la strada sottostante la diga che porta alla frazione di Corbara creando anche non pochi problemi alla circolazione.

Per questo, sul corpo della diga è stata costruita una strada che consente ai cittadini di poter uscire senza problemi dalla piccola frazione. Sulla sommità dello scivolo ci sono cinque grandi luci di sfioro con paratoie di due tipi, ossia a settore ed a ventola posizionate in modo alternato.

La parte di diga in terra ha un nucleo centrale che è costituito da materiali granulari e argillosi, da due aree di transizione che lo delimitano e da due settori estremi di valle e di monte formati con materiali a granulometria assortita privi di argilla. Il motivo della differenziazione nella tipologia di questa diga è da attribuire sicuramente alla caratteristica del terreno sopra il quale si trova la diga stessa: il fondo sul quale poggia la parte in calcestruzzo, ossia lungo l’alveo del Tevere, è certamente più stabile, quindi più idoneo ad ospitare una struttura rigida com’è una diga a gravità come questa; la parte di diga in terra invece, si trova forse in una zona più instabile e quindi, per via della sua capacità ad adattarsi meglio agli assestamenti del terreno, si è resa necessaria una struttura più “flessibile”. I lavori, affidati all’impresa Astaldi, vennero consegnati nel novembre del 1959 e ultimati nel 1962.

Il bacino

Questa straordinaria diga forma un grande lago, tra l’altro meta di numerosi pescatori per via della sua eccezionale pescosità.

Il Lago di Corbara ha un’estensione di circa 10.5 Kmq ed il suo invaso ha una capacità di 200 milioni di m3.

L’invaso, gestito dall’azienda E-ON, consente, con due gruppi da 62500 KVA installati nella centrale di Baschi (Tr), di produrre energia elettrica per circa 220 milioni di KWh all’anno. L’acqua del bacino raggiunge la centrale grazie ad una condotta lunga 4500 m. Il lago fa parte, unitamente ai territori circostanti, del Parco fluviale del Tevere, area naturale protetta dell’Umbria.

Caratterizzato da rive frastagliate che si allungano dentro una profonda e stretta gola che si insinua fin quasi a Todi (Gola del Forello), è costeggiato sulla sponda sinistra dalla Strada Statale 448. E’ soggetto a notevoli variazioni dovute sia alle precipitazioni che allo sfruttamento per scopi idroelettrici, pertanto il suo livello può salire o scendere considerevolmente. In alcuni periodi particolarmente siccitosi affiorano alcune graziose isolette.

Come raggiungerla

Sulla A1 uscire ad Orvieto, svoltare a sinistra verso Corbara e raggiungere quest’ultima mediante la S.S. 205 prima e la S.S. 448 dopo. Lungo la strada non mancano le indicazioni verso questa interessantissima meta.