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Nazione: Italia
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Regione: Friuli Venezia-Giulia
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Provincia: Udine
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Corso d’acqua: Rio Studena
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Condizione:
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Uso: Idroelettrico
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Concessionario: ENEL
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Ufficio periferico RID:
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Tipologia dello sbarramento: diga ad arco-spesso, ciglio sfiorante, in muratura di pietrame a blocchi grossi e malta di cemento
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Progettista: ing. Enrico Cudugnello
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Anni di costruzione: 1901-1902
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Quota di massima regolazione[m s.l.m.]: 616,00
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Altezza dello sbarramento[m]: 23,50
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Lunghezza del coronamento[m]: 18,90
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Volume della diga[migliaia di metri cubi]:
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Capacità invaso[milioni di metri cubi]:
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Quota autorizzata[m s.l.m.]:
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Volume autorizzato[milioni di metri cubi]: 1,55
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Capacità nominale dell’impianto idroelettrico[MWh]:
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Raggio di curvatura planimetrica[m]: 16,25
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Spessore alla base[m]: 13,00
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Spessore alla sommità[m]: 3,00
Finalità: alimentazione centrale idroelettrica di Pontebba, posta a quota 598,10 m s.l.m.
Scarico di superficie: ciglio sfiorante lunghezza 16 m
Scarico di alleggerimento e sghiaitore: bocca sghiaiatrice da 1,00 x 1,35 m in destra diga, alla quota di 618,00 m s.l.m., con paratoia piana a comando manuale
Opera di presa: posizionata in destra diga, consiste in un manufatto in calcestruzzo armato posizionato in destra diga, con canale aperto di 9,50 m di lunghezza con funzione dissabbiatrice; la luce di presa da 1,15x1,70 m dispone di griglia metallica ed è regolata da una paratoia piana azionata da comando manuale; il canale dissabbiatore è dotato di uno scarico da 1,60x0,78 m regolato da paratoia piana a comando manuale
Derivazione: galleria in roccia, a pelo libero per circa 40 m, poi in canale coperto sino al pozzo piezometrico posto a quota 612,60 m s.l.mm, dal pozzo piezometrico condotta forzata metallica sino alla centrale.
Il progetto originale dell’impianto è stato distrutto durante il 1° conflitto mondiale. La diga di Pontebba è uno dei più vecchi sbarramenti italiani. Nel 1922 è stato realizzato un sovralzo della diga di 2 m (in calcestruzzo) dovuto al quasi totale interramento del bacino ed in tale occasione si sono rifatte anche le opere di presa. Nel 1966 il bacino risultava nuovamente interrato. In destra valle è visibile ancora il sentiero con scalinata originario che conduceva alle manovre degli scarichi e delle opere di presa. La diga di Pontebba non risulta appartenere al R.I.D.
Attualmente parte dell’impianto è ancora utilizzato per scopi idroelettrici: le acque del Rio Studena a regime normale vengono intercettate da una nuova presa realizzata qualche metro più a monte dell’originario e dotata di canale dissabbiatore, e vengono convogliate, tramite la galleria di derivazione originaria, ad una recente centrale di proprietà Enel (centrale Studena) e rilasciate nel torrente Pontebbana.
Come raggiungere la diga
Nessuna informazione
Riferimenti turistici
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Libri e siti internet
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