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Le dighe

Santa Giustina

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pubblicato nel — modificato nel

Condizione
Esercizio normale
Uso
Idroelettrico
Tipologia dello sbarramento
Arco semplice
Anno di costruzione
1950
Altezza dello sbarramento [m]
147.5
Lunghezza del coronamento [m]
124
Capacità invaso [milioni di metri cubi]
182.81

All'epoca della costruzione, era la diga più alta d’Europa, una delle maggiori del tipo a volta fino ad allora costruite nel mondo.

La finalità originaria era quella di regolazione annuale dell’energia producibile nell’impianto di Taio, direttamente alimentato dal serbatoio, e nel sottostante impianto di Mezzocorona, appartenente al sistema idroelettrico del Noce.

La diga ha pareti prossime alla verticale, ed archi simmetrici con spessore crescente dalla chiave alle imposte. La struttura è impostata direttamente sulla roccia fino a 102,50 m sopra le fondazioni, su un pulvino leggermente armato da 102,50 a 142,50 m, e su spalle a gravità massiccia al disopra e fino al coronamento. E’ presente una leggera armatura in prossimità dei paramenti; lungo il paramento di valle sono disposte passerelle ad intervalli di quota di 15 m.

Il sistema drenante delle fondazioni è costituito da tubi in calcestruzzo poroso che fanno capo al fondo di un pozzo verticale. Nella struttura in elevazione non è previsto alcun particolare sistema di drenaggio.

I giunti di contrazione, provvisori e posti ad interasse variabile da 12,5 a 15,5 m a seconda della quota, sono stati riempiti di calcestruzzo e poi iniettati, con bassa temperatura ambiente e un volta avvenuta la massima parte del ritiro. La tenuta delle iniezioni è assicurata da lamierini in rame annegati per metà nel calcestruzzo dell’elemento e per metà in quello di riempimento dei giunti.

Le opere di scarico sono costituite da una scarico di superficie dimensionato per 343 m3/s, da uno scarico intermedio da 346 m3/s e da uno scarico di fondo da 319 m3/s, per una capacità complessiva di scarico di progetto di 1.008 m3/s. Lo scarico di superficie consiste in uno sfioratore in sponda destra, con ciglio a quota 525,50 m s.l.m., sormontato da due paratoie piane della luce di 9 m ciascuna, con ritenuta di 4,5 m.

E’ da rilevare che è stata necessaria l’esecuzione di un profondo schermo di iniezioni, poiché la roccia dolomitica, sulla quale si imposta la diga, presenta alcune faglie e diaclasi. Nella roccia di fondazione i fori sono stati spinti fino a 50-60 m sotto il piano di fondazione. Sui fianchi della gola sono stati scavati tre cunicoli, addentrati nella roccia per circa 100 m, dai quali sono state realizzate iniezioni verticali ed oblique. In totale, sono stati iniettati 18.424 m di foro con assorbimento di 10.205 q di cemento.


Come raggiungere la diga

La diga è visibile percorrendo la SS43 nei pressi dell'abitato di Santa Giustina. Il coronamento non è liberamente accessibile quindi la diga è visibile solo dal ponte stradale. Punto di parcheggio comodo è sulla sponda destra nei pressi della pizzeria "Alla diga".

Elvis Del Tedesco

Elvis Del Tedesco

+39 340 2905384

Nasce a Pordenone nel 1979, frequenta l’istituto tecnico industriale J.F. Kennedy di Pordenone, dove consegue il diploma di perito informatico. In seguito frequenta il corso di laurea in Ingegneria Informatica presso l’università degli studi di Padova.

Attualmente impegnato presso Generali Business Solutions.

E’ appassionato di fotografia, tecnologia, cultura del periodo delle guerre mondiali e del dopoguerra nelle zone del triveneto.

Nel 2005 fonda ProgettoDighe e attualmente si occupa di tutte le attività tecnologiche e della gestione sia amministrativa che dei contenuti dello stesso.