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Le dighe

Suviana

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Condizione
Esercizio normale
Uso
Idroelettrico
Tipologia dello sbarramento
Gravità ordinaria in calcestruzzo
Anno di costruzione
1932
Altezza dello sbarramento [m]
89
Lunghezza del coronamento [m]
225
Capacità invaso [milioni di metri cubi]
43.85

…Noi siamo gli Ingegneri d’elettrificazione, in modo assai sollecito qui alziamo un muraglione. Ci mandano da Roma per fare un gran bacino, o fiume, Reno misero, facciam di te un catino!

La diga di Suviana è stata costruita dalle Ferrovie dello Stato Italiane tra il 1928 e il 1932, alimenta l’omonima centrale posta al piede della diga e funge da bacino inferiore per l’impianto di generazione e pompaggio di Bargi

Storia

All’inizio degli anni Venti l’amministrazione delle Ferrovie dello Stato, in previsione del futuro sviluppo dell’elettrificazione ferroviaria, decise di dar corso alla realizzazione degli impianti idroelettrici dell’alto Reno e Limentra per i quali l’amministrazione stessa aveva eseguito studi preliminari, per questo scopo istituì a Bagni della Porretta un “Ufficio costruzioni idroelettriche” il cui compito iniziale era quello di verificare sul terreno la validità degli studi fatti e di iniziare alcune opere preparatorie. All’inizio il progetto prevedeva la realizzazione di una diga ad archi multipli, ma dopo dopo il disastro del Gleno del 1 dicembre 1923 ne venne preferito un’altro a gravità. Secondo i progetti ( poi mai realizzati ) a valle della diga di Suviana doveva sorgere un secondo invaso, denominato “Castrola” che alimentava l’omonima centrale che a sua volta alimentava un’ultima centrale a Riola.

Lavori di costruzione

I lavori per la costruzione della diga di Suviana furono preceduti da indagini sulla natura dei terreni di fondazione mediante pozzi, denudamenti e trivellazioni. Queste ultime permisero di determinare preventivamente lo spessore dell’alluvione sul fondo della stretta e la presenza di ottima roccia per 50 m circa di profondità. Mediante una dighetta provvisoria costruita attraverso l’alveo del torrente Limentra a monte della stretta, con nucleo in gabbionate di pietrame a secco, mantello in calcestruzzo e diaframma di tenuta spinto a 5 m. sotto l’alveo, le acque superficiali del torrente Limentra di Treppio vennero deviate in una galleria scavata nella fiancata sinistra della stretta. Gli scavi furono iniziati contemporaneamente sulle due fiancate della stretta nel settembre 1926. La roccia fu denudata completamente sull’area interessata dalla fondazione della diga e a monte di essa, sino all’opera di presa in sponda destra e allo scarico di alleggerimento in sponda sinistra. Le imposte della diga vennero tagliate a gradoni e uno scavo più profondo (taglione) venne operato lungo il paramento a monte con profondità crescente dall’alto in basso. Gli scavi, ultimati nell’ottobre 1928, interessarono un volume di circa 85.000 m3 di roccia e 45.000 m3 di materie alluvionali e terrose. L’energia elettrica era in parte prodotta nella centrale di Pavana di proprietà delle Ferrovie dello Stato e in parte fornita dalla società di elettricità Ligure e Toscana. Il cemento per la diga e per la più parte delle opere eseguite contemporaneamente ad essa venne fornito dalla Società di Produzione Calci e Cementi di Segni. Tutto il cemento occorso fu trasportato dalla stazione di Porretta a Suviana mediante una teleferica della portata prescritta di Tonn. 20/ora.

Caratteristiche della diga e del serbatoio

La diga è del tipo a gravità con pianta leggermente arcuata, alta 96 metri sul punto più profondo delle fonazioni e lunga 225 metri, per un volume di 288.000m3. il paramento di monte è rivestito di calcestruzzo proiettato ( gunite ) mentre a valle non ha rivestimento. Il lago formato del volume di 46,7 milioni di m3 riceve le acque derivate dal fiume Reno tramite una galleria di derivazioni che intercetta anche le acque del lago di Pavana, per un bacino imbrifero totale ( allacciato e diretto ) di 123 m2.

Scarichi

La diga è provvista di tre scarichi

  • uno sfioratore di superficie regolabile tramite quattro paratoie piane a quota 465.00 in grado di evacuare una portata massima di 214 m3/s.
  • uno scarico di mezzofondo con portata massima di 100 m3/s
  • Uno scarico di fondo con portata massima di 1 0m3/s costituito da una galleria scavata in sponda sinistra.

Come raggiungere la diga

Da Bologna seguire le indicazioni per Porretta terme, proseguendo superata quest’ultima località in direzione Pistoia sulla SS Porrettana svoltare a sinistra in loc. Ponte della Venturina seguendo la SP51 e la SP40.

Bibliografia

  • ANIDEL dighe degli impianti di ritenuta idroelettrici italiani
  • Enel Produzione S.p.A.
  • Il “motore idraulico” dal mulino all’idroelettrico di Fabio Palmieri e Renzo Zagnoni

pelton1989

Uno dei giovani redattori di ProgettoDighe.