L'area è stata stata completamente devastata da Vaja, quindi bisogna risalire la valle tra alberi precipitati rami ed immondizia portata dala piena. Bisogna poi guadare due volte il torrente Cordevole che raramente va in magra, quindi è obbligatoria una corda di sicurezza. L'accesso allo scarico richiede infine il superamento di un masso alto circa due metri, con necessario passaggio in arrampicata.
Gita a Digonera
Re: Gita a Digonera
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Re: Gita a Digonera
A vederla cosi non sembrava tanto inaccessibile
https://www.google.com/maps/@46.4492881 ... a=!3m1!1e3
https://www.google.com/maps/@46.4492881 ... a=!3m1!1e3
Re: Gita a Digonera
La foto è ante Vaia di sicuroFunivie.org ha scritto: ↑26 ott 2021, 18:20 A vederla cosi non sembrava tanto inaccessibile
https://www.google.com/maps/@46.4492881 ... a=!3m1!1e3

Re: Gita a Digonera
In progressione tecnica (speleologica).
Re: Gita a Digonera
Rapida panoramica sullo scarico di superfice (?) del mai nato invaso di Caprile /Digonera - BL. Al termine delle ricerche verrà pubblicato un post completo con la descrizione dell'intero sistema idraulico in galleria dell'impianto: galleria di adduzione da val Fiorentina (lunghezza 3 km!), galleria di presa verso centrale Saviner, scarichi di alleggerimento, di mezzo e di fondo (quest'ultimo già pubblicato in precedenza).
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Re: Gita a Digonera
Fantastico!!!
Aspetto con max interesse il reportage completo
Grandi complimenti


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«O xein', angéllein Lakedaimonìois hoti tede
kéimetha, tois kéinon hremasi peithòmenoi»
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Digonera sponda SX
Battuta esterna in sponda SX del mancato lago di Caprile / Digonera (BL).
Seguendo uno scomodo sentiero - costellato di schianti postumi a Vaia - che parte in discesa dalla SR 203 al km 54+600, si giunge alla parte alta delle imposte di sinistra della diga; si scende poi fino ad uno slargo con duomo per caposaldo per poi giungere, attraverso i numerosi alberi cresciuti lungo il sentiero di servizio, all'entrata della galleria di adduzione proveniente dal torrente Fiorentina, di dubbia esistenza fino a ieri.
Tale galleria ha sezione di circa 150 x 220 cm ed è totalmente rivestita in cemento; ha un andamento perfettamente rettilineo almeno nel primo chilometro percorso. Alla progressiva 800 si apprezzano due modesti arrivi d'acqua da due tubi che entrano dalla volta. La platea di fondo è perennemente allagata con 5 /10 cm d'acqua. L'opera di presa è situata in val Fiorentina, sotto l'abitato di Colle Santa Lucia, alla progressiva 3+100 della SP20 che da Caprile sale a Colle S.L. L'opera ha la paratoia smontata, e non è stato possibile verificare in loco se la galleria di adduzione sia accessibile anche da questo lato. Nota curiosa: la galleria, della lunghezza totale calcolata di 3100 mt, passa perfettamente sotto la piazza principale di Colle S.Lucia, proprio sotto al bar Posta ed alla sede Comunale con la Proloco.. chissà se in paese qualcuno è a conoscenza dell'esistenza di tale opera sotterranea abbandonata da quasi 60 anni.
Proseguendo ancora verso nord dall'entrata della galleria, si giunge per sentiero ad una breve caverna utilizzata forse come deposito esplosivi, sopra la quale si apre un ampio covolo naturale di dimensioni superiore ai 10 metri.
Da questa posizione si vede bene in sponda DX la grande presa per la centrale di Saviner, posta a valle di una galleria di lunghezza calcolata di circa 1000 mt, dopo i quali si trova la vasca di carico della condotta forzata inattiva ancora oggi visibili alle spalle della centrale di Saviner.
Con le varie gallerie di scarico, la lunghezza totale del complesso idraulico di questo bacino supera i 5 km di lunghezza totale.
Seguendo uno scomodo sentiero - costellato di schianti postumi a Vaia - che parte in discesa dalla SR 203 al km 54+600, si giunge alla parte alta delle imposte di sinistra della diga; si scende poi fino ad uno slargo con duomo per caposaldo per poi giungere, attraverso i numerosi alberi cresciuti lungo il sentiero di servizio, all'entrata della galleria di adduzione proveniente dal torrente Fiorentina, di dubbia esistenza fino a ieri.
Tale galleria ha sezione di circa 150 x 220 cm ed è totalmente rivestita in cemento; ha un andamento perfettamente rettilineo almeno nel primo chilometro percorso. Alla progressiva 800 si apprezzano due modesti arrivi d'acqua da due tubi che entrano dalla volta. La platea di fondo è perennemente allagata con 5 /10 cm d'acqua. L'opera di presa è situata in val Fiorentina, sotto l'abitato di Colle Santa Lucia, alla progressiva 3+100 della SP20 che da Caprile sale a Colle S.L. L'opera ha la paratoia smontata, e non è stato possibile verificare in loco se la galleria di adduzione sia accessibile anche da questo lato. Nota curiosa: la galleria, della lunghezza totale calcolata di 3100 mt, passa perfettamente sotto la piazza principale di Colle S.Lucia, proprio sotto al bar Posta ed alla sede Comunale con la Proloco.. chissà se in paese qualcuno è a conoscenza dell'esistenza di tale opera sotterranea abbandonata da quasi 60 anni.
Proseguendo ancora verso nord dall'entrata della galleria, si giunge per sentiero ad una breve caverna utilizzata forse come deposito esplosivi, sopra la quale si apre un ampio covolo naturale di dimensioni superiore ai 10 metri.
Da questa posizione si vede bene in sponda DX la grande presa per la centrale di Saviner, posta a valle di una galleria di lunghezza calcolata di circa 1000 mt, dopo i quali si trova la vasca di carico della condotta forzata inattiva ancora oggi visibili alle spalle della centrale di Saviner.
Con le varie gallerie di scarico, la lunghezza totale del complesso idraulico di questo bacino supera i 5 km di lunghezza totale.
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Re: gita a digonera - puccio is back
Foto e progetti sulla diga di Caprile/Digonera tratti da "L'utilizzo del Cordevole a scopo idroelettico 1932-1963" Momenti AICS Editore, Belluno, 2021
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Re: Gita a Digonera
Fonte bibliogafica "L'utilizzo del Cordevole a scopo idroelettico 1932-1963" Momenti AICS Editore, Belluno, 2021
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Re: Gita a Digonera
Per utilizzare i contenuti di un libro dovresti chiedere l'autorizzazione all'autore e citare la fonte. Quella corretta, non un'altra.
In queso caso l'autore è Davide Capponi ed il libro "L'utilizzo del Cordevole a scopo idroelettico 1932-1963" Momenti AICS Editore, Belluno, 2021, peraltro recensito con riferimenti e contatti in questo post:
https://progettodighe.it/forum/viewtopic.php?t=4645
Bastava chiedere, Davide non ti avrebbe detto di no.
Re: Gita a Digonera
Chiedo venia, avrei citato la bibliografia corretta, ci mancherebbe, ma essendomi arrivate le immagini con la foto delle copertine dei 2 volumi del Corriere delle Alpi ho dato per scontato, sbagliando, che fossero tratte da questi ultimi e non dal libro di Capponi con il quale mi scuso. Quest'ultimo comunque non è l'autore del materiale pubblicato, quindi l'autorizzazione andrebbe richiesta semmai a chi detiene i diritti intellettuali o d'autore sui progetti e foto storiche in oggetto; pratica questa che non mi pare rientri nelle normali abitudini degli autori di questo forum.colomber ha scritto: ↑01 mar 2023, 12:22Per utilizzare i contenuti di un libro dovresti chiedere l'autorizzazione all'autore e citare la fonte. Quella corretta, non un'altra.
In queso caso l'autore è Davide Capponi ed il libro "L'utilizzo del Cordevole a scopo idroelettico 1932-1963" Momenti AICS Editore, Belluno, 2021, peraltro recensito con riferimenti e contatti in questo post:
https://progettodighe.it/forum/viewtopic.php?t=4645
Bastava chiedere, Davide non ti avrebbe detto di no.
Re: Gita a Digonera
Quello che sostieni può valere se ti procuri autonomamente le stampe fotografiche o i progetti, se li copi da un libro l'autorizzazione va richiesta all'autore o all'editore. Non è un ignoto amico che può gentilmente concederla e tra le normali, ma pur sempre soggettive abitudini degli autori di questo forum, non mi sembra ci sia quella di utilizzare estratti di libri in regolare commercio senza citarne la fonte.Ddm79 ha scritto: ↑05 mar 2023, 19:39 Quest'ultimo comunque non è l'autore del materiale pubblicato, quindi l'autorizzazione andrebbe richiesta semmai a chi detiene i diritti intellettuali o d'autore sui progetti e foto storiche in oggetto; pratica questa che non mi pare rientri nelle normali abitudini degli autori di questo forum.
Re: Gita a Digonera
Mettiamo un punto a questa discussione perché se andiamo a guardare cosa dice la legge non se ne esce più anche perché li si va a distinguere anche in base al tipo e ad il contenuto dell’opera, esempio schemi e immagini documentative hanno una gestione del diritto d’autore praticamente nulla rispetto alle immagini creative che invece riconoscono all’autore dei diritti molto maggiori e per maggior periodo.
Quando prendiamo da altre parti le fotografie o schemi che servono a far capire il concetto di cui si sta parlando, citiamo sempre la fonte da dove le avete estratte.
Se sono i documenti originali che ormai sono di pubblico dominio va bene la concessione dall’archivio dell’amico, ma se partiamo da una fonte secondaria citiamo quella in modo corretto e completo ma soprattutto limitatamente a quelle immagini che sono strettamente necessarie a descrivere i concetti di cui si parla. Se si può fare a meno di usare fonti attualmente in commercio è sempre meglio.
Qui la citazione era sbagliata, ma non c’era intenzione di ledere nessuno. Oltretutto la qualità delle immagini era talmente pessima con tutti i riflessi del caso che hanno solo un senso per l’uso nella discussione senza nemmeno ledere eventuali altri interessi.
Poi faccio un giro di revisione, sistemo la citazione delle fonti e la chiudiamo così.
Quando prendiamo da altre parti le fotografie o schemi che servono a far capire il concetto di cui si sta parlando, citiamo sempre la fonte da dove le avete estratte.
Se sono i documenti originali che ormai sono di pubblico dominio va bene la concessione dall’archivio dell’amico, ma se partiamo da una fonte secondaria citiamo quella in modo corretto e completo ma soprattutto limitatamente a quelle immagini che sono strettamente necessarie a descrivere i concetti di cui si parla. Se si può fare a meno di usare fonti attualmente in commercio è sempre meglio.
Qui la citazione era sbagliata, ma non c’era intenzione di ledere nessuno. Oltretutto la qualità delle immagini era talmente pessima con tutti i riflessi del caso che hanno solo un senso per l’uso nella discussione senza nemmeno ledere eventuali altri interessi.
Poi faccio un giro di revisione, sistemo la citazione delle fonti e la chiudiamo così.
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Siamo macchie d'olio pensante,
trasportate lungo corridoi d'ombra.
Da qualche parte abbiamo i corpi,
molto lontano, in una mansarda stipata
con il soffitto d'acciaio e vetro.
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Re: Gita a Digonera
Ma scusate la centrale di Saviner è quella che attualmente è collegata con Malga Ciapela o?
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Re: Gita a Digonera
Ora si vede bene il cantiere, cos'è quel tamburo cilindrico?
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Re: Gita a Digonera
Uscita del pozzo inclinato scarico di superficie?
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Re: Gita a Digonera
Purtroppo le foto di @puccio sono andate perse, chissà se potrebbe recuperarle?
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Re: Gita a Digonera
Basamento del derrick?Funivie.org ha scritto: ↑13 mar 2023, 19:43 Ora si vede bene il cantiere, cos'è quel tamburo cilindrico?
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Re: Gita a Digonera
Da altre ricerche dovrebbe essere il pozzo dell'ascensore fino a piede diga, probabilmente sigillato o mai finito di scavare
Re: Gita a Digonera
Dal progetto i due scarichi di quota 1070 e 1115 (fondo e mezzo) avrebbero dovuto avere due paratoie collegate da un pozzo in comune per l'accesso alle camere di manovra, non so se ti riferisci a questo dettaglio ma nell'ex cantiere ricordo una sorta di manufatto "tappato", lì non ci avevo fatto caso ma poi mi è tornato in mente osservando il progetto..si vede anche da Maps. Lo scarico in parete della tua foto presumo si riferisca ad uno dei due scarichi sopra citati, o ad una finestra di scavo laterale degli stessi (ricordo infatti anche un quarto foro in parete a ridosso della spalla destra diga). Lo scarico di superfice invece è quello più a sinistra dei tre, vedi mie foto precedenti dell'anno scorso.Funivie.org ha scritto: ↑13 mar 2023, 19:43 Ora si vede bene il cantiere, cos'è quel tamburo cilindrico?
Screenshot 2023-03-13 alle 19.41.06.png