L'impianto Piave-Boite-Maè-Vajont è stato pensato per garantire continuità tra gli impianti già esistenti, nell'utilizzazione delle risorse idrauliche del fiume Piave, infatti a monte di tale impianto esistono i serbatoi del Comelico e il serbatoio di Santa Caterina di Auronzo, che sfruttando rispettivamente i fiumi Piave e Ansiei, e consentono lo sfruttamento idroelettrico delle acque tramite la centrale di Pelos, con scarico a quota 683.50m; inoltre a valle è presente la presa degli impianti Piave-S.Croce a Soverzene, a quota 390m. Quindi l'intero sfruttamento delle risorse idroelettriche della valle del Piave tra le quote 683.50m e 390m viene affidato all'impianto Piave-Boite-Maè-Vajont.
Questo è lo schema dell'impianto prima della costruzione della diga del Vajont.Schema geografico dell'impianto Piave-Boite-Maè-Vajont
Come si vede in figura, dal serbatoio di Pieve di Cadore si sviluppa, sulla sinistra del Piave, per una lunghezza di 25 Km, la galleria principale (4.50m di diametro) in pressione che adduce le acque al serbatoio di Val Gallina e alla centrale di Soverzene.
Durante il suo percorso la galleria sorpassa il torrente Vajont (tramite il ponte-tubo): le acque convogliate possono seguire il percorso diretto oppure essere immesse nel serbatoio del Vajont.
In questo schema possiamo vedere l'impianto con la diga del Vajont.
Lo schema mostra anche le differenze altimetriche tra i vari invasi.Schema dell'impianto Piave-Boite-Maè-Vajont
Nella galleria principale di adduzione confluiscono da destra, con attraversamento del Piave su tubazione a sifone (visibile percorrendo la statale che da longarone porta a Pieve di Cadore), le acque del Boite regolate dal serbatoio di Vodo di Cadore (con centrale di produzione a Pontesei) e le acque del Maè regolate dal serbatoio di Pontesei (con centrale di produzione a Gardona); le acque del Boite arrivano alla centrale di Pontesei mediante una galleria di 9.258 Km con diametro 2.55m, da tale centrale, raccogliendo anche le acque del serbatoio di Pontesei, parte la galleria di 12Km e 2.75m di diametro, che aziona la centrale di Gardona e tramite la tubazione a sifone si congiunge alla galleria principale.
Le acque del serbatoio del Vajont, dopo aver azionato la centrale del Colomber (situata in caverna in prossimità della diga), vengono scaricate nella galleria principale dell'impianto e addotte, insieme alle acque provenienti dai serbatoi di Pieve di Cadore, Vodo di Cadore, Valle di Cadore e Pontesei, al serbatoio di Val Gallina.
Il serbatoio di Val Gallina ha la funzione di regolatore giornaliero nonchè vasca di carico per la centrale di Soverzene, situata a 2.5Km a valle e alimentata tramite due gallerie parallele in pressione di 5m di diametro.